Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Tanto silenzio, troppo bisogno di risposte

Dal silenzio non si sfugge: quello è, se è vero che per convenzione sociale un suono al di sotto dei 20 decibel è già da considerarsi come, appunto, silenzio. Non ci sono mezze misure. E ad otto giorni dall'eliminazione del Catania per mano del Trapani questo silenzio (in attesa di parole ufficiali proferite in conferenza stampa) diventa un "fatto", una risposta ai limiti del rispetto reciproco. Tra chi, in virtù della propria posizione, dovrà comunque spiegare cosa sia successo e chi ha il diritto di ricevere spiegazioni. Per poi ripartire o meno. Perché è vero che certe scelte hanno bisogno di tanto silenzio, ma è pur vero che un silenzio prolungato lacera persino le interpretazioni sulla sua stessa natura: riflessione, nuove soluzioni o bivio? Lacera i tifosi, lacera la stampa: lacera insomma due delle cinque componenti di cui ha sempre parlato Lo Monaco, che nel silenzio si sfilacciano dolorosamente, reciprocamente. E questo in qualsiasi caso non va mai bene. Crea un clima difficile anche in vista della prossima stagione: siamo quasi a metà giugno e bisognerà, in un modo o in un altro, riprogrammare il futuro. Ma con chi? Con che assetto dirigenziale? Con lo stesso o con alcune modifiche? Rimarrà Lo Monaco? Se rimarrà, cambierà qualcosa nel modus operandi o non ci saranno modifiche? Sono risposte, quelle che bisognerà dare a queste domande, che all'indomani del fallimento degli obiettivi stagionali interessano tutti. La proprietà, che negli ultimi anni ha finanziato in maniera sostanziale il risanamento poi diretto nelle vesti di ad da Lo Monaco, darà ancora margini d'errore futuri, che equivalgono ad ulteriori esborsi economici non indifferenti in Serie C? Oppure nella riprogrammazione sportiva ci saranno nuove soluzioni dirigenziali? Ma capirete che, per quanto possiamo ipotizzare scenari diversi tra loro, la risposta dovrano comunque darla da Torre del Grifo. Mentre il silenzio va ben al di sotto dei 20 decibel di cui parlavamo nell'incipit: e sotto quella soglia smette di essere silenzio. Diventa rumore assordante nella testa di tutti.