Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Top Player, Grella: "come un padre"

Migliore in campo virtuale in onore di una promozione nata dalle scelte di Grella

Scritto da Stefano Auteri  | 

Avete presente la sensazione di smarrimento che si può provare da bambini quando si entra in una stanza vuota piena di gente e ci si sente osservati o ancora peggio (ma non ve la ricorderete) da neonati appena venuti al mondo? Ansia, imbarazzo, paura di sbagliare sono le prime sensazioni e allora l’unica cosa da fare è cercare lo sguardo dei genitori che con la loro fermezza sono il punto di riferimento per muovere i primi passi. Il Catania era un neonato e in questo primo anno di vita si è affidato alla risolutezza, determinazione e solidità di una figura oltremodo paterna come quella di Vincenzo Grella.

L’artefice principale di una stagione culminata a Caltanissetta è proprio l’ex centrocampista australiano, e ci piace ricordarlo nel suo ruolo in campo perché difficilmente ci si sarebbe aspettati una tale adeguatezza anche in una mansione così distante dalla mediana. Dietro alla scrivania e ai microfoni ha concesso pochi sorrisi, ma quel modo di fare è stato anche il riferimento costante nella baraonda di cose da fare dovendo costruire da zero. “Stasera non ho tempo per festeggiare, penserò già alla prossima stagione per sfruttare il vantaggio temporale”. Basterebbe un “ehi baby” e sarebbe il duro dal cuore tenero di un film di Coppola, ma in realtà preferiamo accostarlo maggiormente alla figura paterna salda nella sua serietà anche quando intorno c’è baldoria.

Come un padre il pensiero va al futuro e agli scenari in cui dovrà districarsi la sua creatura che cambierà col passare del tempo, e lui dovrà essere bravo a plasmarla e adattarla all’ambiente circostante senza offuscarne la personalità. Proprio come un padre, agli occhi del neonato sembrerà infallibile ma col tempo anche lui commetterà qualche errore (è inevitabile) ma l'esserino, già cresciuto, riconoscerà il fine, e siamo certi che l’obiettivo sarà sempre il suo bene. E allora nella festa del papa ecco il regalo più bello del Catania al suo padre putativo che insieme all’altra figura genitoriale, il Presidente, sta facendo crescere un figlio sano e robusto, senza troppi grilli per la testa, ma con l'ambizione di potersi sedere comodamente tra qualche anno al tavolo dei grandi.