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Cianci-Di Carmine: uno scoglio solido a cui Zeoli può aggrapparsi?

Scritto da Marco Massimino Cocuzza  | 

Nella ricerca di un equilibrio che potesse reggere alle precarie situazioni mentali e fisiche di un Catania finalmente vicino alla salvezza, una leggera sicurezza tattica mister Zeoli è riuscita a trovarla nel suo 3-5-2. E nella moria generale di punte tra infortuni e gol da parte degli stessi che si possono contare su pochissime mani, una coppia che sembra effettivamente funzionare è quella composta da Di Carmine e Cianci. Come sempre affidiamoci prima di tutto ai numeri: insieme hanno giocato in totale 296 minuti, segnando in totale 4 reti. La media è dunque di un gol tra i due ogni 74 minuti. 

Ma guardando solo le cifre non si intuisce del tutto perché insieme funzionino. La vera differenza tra le altre coppie d'attacco viste quest'anno è che loro si cercano e si "sentono" in campo. Dialogano, in altre parole. Cosa che non succedeva quando con il numero 10 hanno giocato i vari Costantino, e prima ancora tutte le punte avute in rosa dall'inizio della stagione. Perché del resto l'ex Verona non l'ha mai nascosto, quanto preferirebbe starsene da solo contro la coppia di difesa avversaria, ma anche quanto per diverse ragioni in questo momento non può fare tutto da solo. Del resto i suoi movimenti ad allargare la retroguardia possono essere sfruttati da Cianci o anche dai centrocampisti in grado di inserirsi, che in questo momento per la verità il Catania non ha. È considerabile la coppia definitiva del finale di stagione? Difficile dirlo, visti i continui cambiamenti e problemini fisici accusati da tutti, ma per adesso Zeoli sembra aver trovato uno scoglio a cui potersi aggrappare in attesa di trovare il mare calmo della salvezza.