Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Comune: prima promessa mantenuta. Alcuni punti interrogativi, adesso tocca agli imprenditori

Fine maggio è arrivato, e con esso il tanto atteso bando che consente alla piazza etnea di iniziare, da oggi, un nuovo percorso di vita. Questa è la notizia più importante dopo tanta depressione, tanti dubbi, parole, riflessioni dietrologiche, speranze e sostanzialmente confusione; una notizia che fa il bis con un'altra novità (che non dovrebbe essere tale, ma oggi a Catania va così) “qualcuno ha rispettato una promessa”. Questo qualcuno è il Comune perchè dopo tanta pressione sulla pubblicazione del bando è giusto evidenziare che alla fine la scadenza di fine maggio è stata rispettata come aveva assicurato l'Assessore Parisi.

Certo già si sente da lontano una voce che dice “hanno fatto solo il loro dovere”, ma com'è o come non è, se tutto ciò succede è una buona nuova. Il primo passo, dunque, è stato fatto, adesso resta tutto il resto e cioè il palesarsi di imprenditori interessati e la supervisione e decisione finale da parte del Sindaco Bonaccorsi che in conferenza ha espresso con fierezza la voglia di dare un nuovo, ottimo, futuro al Catania. La speranza è che tutto ciò accada, senza sorprese negative ed invece con altre promesse mantenute, perchè sono state le falsità e le incoerenze dell'ultimo Catania a creare questo clima ostile e sfiduciato. 

Non ci sarà alcuna commissione, sarà il Sindaco a decidere e prendersi tutte le responsabilità sulla base della sua discrezione e dell'analisi dei progetti. Lo stesso Bonaccorsi ha affermato che non ci sarà spazio per chi nel recente passato non ha onorato il nome del Catania e nonostante ci si aspettasse una formula limitante un po' più esplicita all'interno del bando (chissà se possibile), anche in questo caso sono arrivate rassicurazioni pubbliche. Davanti ai microfoni la risposta è stata chiara, adesso i fatti devono seguire la linea tracciata.

Che il passato non si ripresenti, che il futuro sia radioso e magari che la speranza di poter contare sul Massimino diventi una certezza. Altra promessa da verificare, non solo per l'interesse della piazza, ma anche degli imprenditori pronti a presentare una manifestazione di interesse.