Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Editoriale: Volli, sempre volli, fortissimamente volli

Volli, sempre volli, fortissimamente volli. Con il cuore, con la testa. Avete presente quegli appuntamenti eleganti? Quelli in cui conta il vestito, e non la sostanza? Ecco, Catania-Juve Stabia è l'eccezione: oggi contava la sostanza, ma soprattutto la mentalità trasmessa da Novellino, emblema della gara del Massimino. Perché poi le emozioni è vero, non sono mancate, ma ciò che conta in partite come queste è avere idee chiare: un match "formato finale" in uno stadio "formato bolgia", dove lo spettacolo è sugli spalti e le emozioni sul rettangolo verde, a volte troppo tattiche, a volte combattute. Si fa presto a dire che "questo è il Catania di Novellino", ma dalla panchina giungono segnali forti. Dove non arrivano i giocatori, arriva l'allenatore rossazzurro, anche nel trasmettere la giusta tranquillità nonostante la quadratura della formazione di Caserta, anche nei momenti più difficili. A tal proposito, la Juve Stabia ha confermato di meritare l'alta classifica: ma chissà, con questa mentalità il Catania poteva trovarsi in una posizione migliore, prima di questo incontro. "Se" e "ma" che mal si sposano con il presente: che fa registrare il primo centro di un non-attaccante, Lodi, e la solita affinità tra le due punte. E le intuizioni a partita in corso di mister Novellino: si soffre? Il tecnico di Montenarano la legge e cambia mettendosi a specchio, togliendo certezze all'avversario. C'è ancora tanto da fare, sia chiaro: ma i risultati sorridono al Catania e fanno sorridere il campionato. Mancano poche giornate, ma il calcio è bello perché ti dà sempre possibilità di cambiare lo spartito, anche quello già scritto. Potrebbe esserlo, quello del Girone C, nonostante questa giornata, ma non lo è quello del Catania, che ha voluto fortissimamente questa vittoria, risanato dalla voglia di rimettersi in gioco del più "tranquillo" e chiaro dei sergenti di ferro.