Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Editoriale: vietato arRENDErsi

Importante tornare a vincere, importante non perdere terreno rispetto alle altre, importante dimenticare Siracusa. Il Catania ha fatto tutto questo e lo ha fatto in una partita non bella, difficile da analizzare, fatta di accelerazioni ma anche caratterizzata da tanti errori contro un Rende volitivo ma impreciso. Alla fine però, oggi più che mai, ciò che contava era il risultato per ritrovare serenità e consapevolezza, e contrastare quella paura che nel secondo tempo ha paralizzato i rossazzurri. Tatticamente nel primo tempo i rossazzurri hanno sfruttato bene la superiorità numerica che si è venuta a creare centralmente con Franco e Bonetto presi in mezzo dai tre centrocampisti etnei e con l'aggiunta dei due esterni bravi ad accentrarsi. Risultato? Grandi spazi che però sono stati sfruttati solamente in parte, con Manneh bravo ad accelerare e a mettere in mostra personalità (e anche un po' di leggerezza fisica) e Curiale utile nelle sponde, ma spesso spalle alla porta e sicuramente con le polveri molto bagnate. A far riflettere però è la paura della ripresa con la squadra che ha letteralmente smesso di giocare lasciando campo agli avversari e rischiando più del dovuto non chiudendo la gara. Un aspetto positivo riguarda certamente i nuovi visto che aumentano i giorni di lavoro ed i risultati si vedono. Oltre al gol Di Piazza è sembrato decisamente più presente all'interno della manovra dialogando bene con i compagni e dimostrando tutta la grinta e la determinazione che non si erano viste nei trenta minuti di Siracusa. Per carità le attenuanti erano tante, così come erano tante anche per Carriero che nella seconda apparizione si è impegnato in un importante lavoro oscuro. Sarno? Work in progress, ma ci sarà da attendere per una corretta valutazione. Le altre, seppur non convincendo vincono, è proprio per questo motivo era importante che il Catania rispondesse presente. 43 punti in classifica non sono pochi, con una media di due punti a partita, ma il problema per i rossazzurri è rappresentato da chi è davanti che non si ferma e continua a volare con una media addirittura di 2,4 punti a partita. E allora arrendersi? No, semplicemente non pensarci e cercare solo ed esclusivamente di fare il massimo, in campo con la massima concentrazione e determinazione per trovare fiducia, e fuori dal campo senza lasciare nulla di intentato. Poi si vedrà...