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Cessione Catania, i passi della cordata secondo le norme FIGC

Con l'invio della Pec da parte dello studio Paladino e dello studio legale Castelli al Calcio Catania per l'acquisizione dello stesso, sono stati fatti ulteriori passi in avanti nella trattativa. Nel comunicato viene inoltre specificato come il tutto è stato fatto secondo le norme richieste dalla FIGC. Ecco, allora, le norme della Federazione che delineano anche i prossimi passi della trattativa: Per prima cosa viene richiesta la dichiarazione di almeno un istituto di credito di primaria importanza nazionale o estera o appartenente al Gruppo Bancario con il quale si intrattengono rapporti da almeno un anno, che devono attestare la bontà, la puntualità e la regolarità con cui il gruppo deve aver sempre lavorato. Altro requisito è che chiaramente alla data di acquisizione ci siano le capacità finanziarie per far fronte alla partecipazione acquisita, rappresentata dai costi medi della società nelle ultime tre stagioni. Inoltre, per le società di Serie C serve il deposito della fideiussione bancaria in misura proporzionale alla partecipazione acquisita, a garanzia dei debiti scaduti per la stagione in corso nei confronti della stessa FIGC, delle Leghe e di tutte le altre figure previste dalle Licenze Nazionali. Infine e serve anche il piano degli investimenti che gli Acquirenti vorranno sviluppare: il tutto entro i 15 giorni dall'avvenuta acquisizione della partecipazione, e verrà valutato dal Presidente federale e da una Commissione, che accerterà la bontà dell'operazione. Ecco così spiegati i passaggi che la cordata ha seguito e seguirà con l'avanzare della trattativa, e l'importanza degli studi Paladino e Castelli, con la figura di Girolamo Di Fazio (ex questore di Agrigento e commissario della città metropolitana di Palermo con tanta esperienza in merito), impegnato nel rendere completamente trasparente e regolare l'operazione dal punto di vista legale.