Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Astorina a Tmw: "ottimista per il futuro del club. Per la Serie C sarà un vero dramma"

Il presidente del Catania, Gianluca Astorina, ha così commentato ai microfoni di tuttomercatoweb il momento vissuto dal Catania e dal calcio italiano: "stiamo cercando di lavorare in videoconferenza, ma non è certo la stessa cosa rispetto a quello che si può fare incontrandosi. Per mia indole personale amo lavorare a stretto contatto con le persone perché sono convinto che i problemi in questo modo possano essere risolti in modo migliore e con tempi ridotti” "Non ho avuto modo di conoscere la prima squadra né una parte dei dipendenti della società. Da cittadino dico che il calcio dovrà adeguarsi alle regole in vigore per tutti. Spesso il mondo del pallone ha vissuto con delle regole tutte sue, ma non può essere questo il caso"" " Sono assolutamente convinto che la quarantena imposta inizialmente fino al 3 aprile verrà prolungata per molto altro tempo. Trovo assurdo pensare di paragonare la realtà della Serie A con quella degli altri due campionati professionistici e di conseguenza ipotizzare soluzioni comuni per le tre leghe. La Serie A avrà evidentemente delle difficoltà da questa situazione, la Serie B soffrirà in maniera forte, ma per la Serie C sarà un vero dramma. Nel nostro campionato le risorse sono poche, gli incassi sono spariti e i diritti tv sono pressoché inesistenti. In più anche le sponsorizzazioni probabilmente spariranno viste le difficoltà che tutte le società a prescindere dal settore di appartenenza dovranno affrontare. La Serie A può ragionare di ridurre le perdite, mentre in C allo stato attuale delle cose c’è il rischio che molte società lascino a casa senza lavoro 30, 40 o 50 persone”. "Nell’immediato per la Serie C, però, credo che l’accoglimento delle richieste fatte oramai mesi e mesi fa al Governo in tema di defiscalizzazione possa essere la soluzione migliore” " Parlare di un taglio del 20% degli ingaggi nella massima serie è un conto, ma farlo per giocatori di terza serie o peggio ancora di LND che guadagnano 1500 euro al mese è tutta un’altra situazione. Si è parlato anche di sospensione, ma la Cassa Integrazione penso che possa essere una soluzione percorribile: i calciatori sono dipendenti dei club”. “Non vogliamo nasconderci dietro alla situazione attuale anche perché fortunatamente i club che hanno palesato dei problemi sono stati pochi. Il sistema si può dire che abbia retto. Il Calcio Catania ha dei problemi da tempo che sono sempre stati affrontati e superati grazie al socio di maggioranza. Oggi anche questo socio è in una situazione molto critica e da qui nasce la situazione attuale. L’unico polmone rimasto a disposizione era il centro sportivo, Torre del Grifo, ma per le norme imposte dal Governo per il contenimento del Coronavirus è stato costretto a chiudere. Detto questo noi anche in questa situazione ci stiamo muovendo per cercare di risolvere il problema e sono fiducioso che a breve si possa arrivare ad una soluzione. Se ci arriveranno delle penalizzazioni le prenderemo perché ci sono delle regole e le accetteremo”. “Sono un tifoso anche io. Adesso che sono dall’altra parte della barricata posso dire che la storia del Catania continuerà. Ci sono dei feedback che mi inducono all’ottimismo per il futuro del club”.