Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Numeri: la seconda peggior partenza degli ultimi anni in C, ma...

Le trasferte bruciano, c'è poco da fare, e la partenza in campionato del Catania è resa amara da quel numero 3 nella casella delle sconfitte, che sottolinea l'imperfezione di un rendimento davvero troppo altalenante. Di solito, nelle tabelle ipotetiche di una squadra che vuole vincere il campionato, il numero massimo di sconfitte arriva a 4 (poi certo si può fare meglio o peggio) ma fondamentale, in caso di un raggiungimento prematuro del limite, diventa la differenza fra vittorie e pareggi. Ecco perchè il fatto che il Catania non abbia ancora mai pareggiato rende i numeri complessivi non del tutto disastrosi, ma effettivamente quello attuale è uno dei peggiori inizi di campionato degli ultimi anni di Serie C.

Facendo un excursus storico si nota come dal 2015 allo scorso campionato il Catania non aveva mai subito più di 1 sconfitta, con il record di punti maturato sotto la gestione di Lucarelli, ben 16, frutto di 5 vittorie ed 1 pareggio. Identico, invece, il ruolino di marcia maturato nel primo anno di C con Pancaro e nella passata gestione quando nonostante le polemiche extra campo, Sottil aveva portato a casa 14 punti, grazie a 4 vittorie e 2 pareggi. L'unica annata davvero avara di punti è stata quella della 'pareggite' di Pino Rigoli, che aveva ottenuto solamente 1 vittoria e addirittura 5 pareggi.

Insomma i 12 punti di Camplone, alla fine, tengono il Catania in linea di galleggiamento, con una media 1,7 punti a partita, ma a preoccupare, anche rispetto alla partenza del 2016 è la poca solidità evidenziata soprattutto in trasferta. I numeri danno un indizio, l'altro viene dal campo, ma nessuno può effettivamente sapere cosa succederà in futuro, di certo però si può ragionare su cosa è stato sbagliato in passato per evitare di ripetersi.