Si torna a non subire gol, ma...
Tra gli aspetti positivi e negativi che in un modo o nell'altro stanno plasmando il momento del Catania, è quasi doveroso mettere sotto la lente quello relativo alle reti al incassate.
La gara di sabato scorso ha rappresentato anche il ritorno al "clean sheet" della difesa etnea, sempre e comunque perforata sin dalla vittoria interna contro la Juve Stabia, più di un mese fa. Se estendiamo la conta a tutte le partite della gestione Novellino ci accorgiamo che soltanto in due occasioni il Catania non ha subito, con la media esatta di un gol a partita: lo schiaffo, quindi, arriva quasi sempre.
Ma ormai, apoditticamente, si ragiona sempre più in ottica play-off. Lo si fa a Torre del Grifo, lo facciamo anche noi che scriviamo: e ci rendiamo conto, ragionando di conseguenza in termini più "internazionali", che i rossazzurri nonostante tutto continuano ad essere, con 26 reti, la terza miglior difesa di tutta la Serie C, chiaramente dietro le "vespe" e la Virtus Entella. Si segna poco: pochissimo in trasferta (3 gol lontano dalle mura amiche nel nuovo anno, che tanto nuovo ormai non è), e di conseguenza acquista ancora più importanza il non subire in vista dei doppi confronti. Sembrano averlo capito la colonna Aya e il più concentrato Pisseri. Sembra averlo capito anche Andrea Esposito, probabilmente il migliore contro la Sicula Leonzio (a cui non è stato concesso nulla), oltre al positivo Marchese, senza dimenticare l'assente ma sempre importante Silvestri.
Sarà una Champions League, certo, con la differenza che non esiste la regola del gol subito in casa, e il Catania può trasformarlo in fattore a proprio vantaggio: giocando e difendendo con meno ansia. Solo Cavese e Rieti nel futuro prossimo, sfide che possono riconfermare un Catania solido, o che continua a mostrare incertezze dietro: certo è, che a prescindere dalla posizione finale, cominciare la "Champions" come miglior difesa del torneo sarebbe un ottimo biglietto da visita.