Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

L'avversario: Monopoli che sembra "rinato" con Scienza

Se ogni campionato nasconde insidie, trappole dietro ogni angolo, la Serie C può considerarsi un autentico campo minato, alcune delle quali sono ormai storicamente annunciate. Il Monopoli è ampiamente tra queste: ostica per tutti, equazione di pessimi ricordi per il Catania. I pugliesi per la verità non sono partiti benissimo in campionato, vincendo la prima contro la Vibonese e perdendo pesantemente contro la Paganese; la società ha così deciso di cambiare subito la guida tecnica esonerando Roselli e richiamando Giuseppe Scienza, con risultati quasi immediati: sconfitta di misura con il Catanzaro in casa, cancellato dallo 0-2 senza storia in casa della Ternana. Il Monopoli sembra quindi essere tornato la creatura di un tecnico che negli scorsi anni ha fatto molto bene, nonostante il mercato consistente operato sia in entrata che in uscita. Via i "big" Sounas, Mangni, Scoppa e Gerardi, dentro Fella, Jefferson e l'ex rossazzurro Carriero, oltre ai tanti giovani integrati dalla Berretti. I rossazzurri dovranno fare dunque attenzione ad un 3-5-2 simile a quello attuato dalla Viterbese, ma che verrà schierato da una squadra esaltata dalla scorsa inaspettata vittoria in terra umbra. Cinismo, chiusura delle fonti di gioco e gestione delle forze senza trascurare una buona circolazione di palla, sono le caratteristiche dei biancoverdi, che con ogni probabilità penseranno prima di tutto ad ingabbiare Lodi sfruttando ogni ripartenza che il Catania concederà. La trappola è pronta e già piazzata: sta al Catania non cascarci, dimostrando che Potenza è davvero acqua passata e cambiando la tradizione di un "Veneziani" dalle fattezze di un tabù.