Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Top Player, Lucarelli: la coerenza del manager. Dal 'Bingo' agli applausi...

Se il Catania ieri pomeriggio contro il Potenza è apparso grintoso, vivo e determinato, il merito principale è solo di Cristiano Lucarelli. Difficile pensare ad un migliore in campo perchè Curcio è entrato bene ma è lontano dalla migliore condizione, Di Molfetta ha agito fra le linee ma non è stato abbastanza incisivo negli ultimi 20 metri, Biondi ha procurato il rigore ma spesso è apparso timido nell'uno contro uno. Ecco perchè abbiamo deciso di premiare colui che, da condottiero, sta cercando di dare un senso a questa stagione così complicata. Oltre alle scelte tattiche, abbastanza inevitabili, quello che impressiona di Lucarelli è il coraggio nel prendere posizioni forti, potenzialmente anche impopolari, ma frutto di una coerenza fondamentale per il raggiungimento di risultati. La decisione di lasciare fuori Di Piazza, la difesa di chi come Barisic non rende al meglio ma deve essere forzatamente recuperato, le dichiarazioni velate da ironia sulla situazione societaria. Qualcuno potrà anche storcere il naso, ma Lucarelli segue un percorso preciso, sgomitando fra le difficoltà e assumendo ruoli che esulano dalle sole competenze di un tecnico. Una sorta di manager all'inglese, insomma, tra campo, conferenze ed anche in ottica mercato con ogni mossa protesa verso un obiettivo, così come le parole di ieri nei confronti della direzione arbitrale e contro l'atteggiamento di chi 'vuole fare il padrone a casa nostra'. Una frase tesa a creare un "nemico" comune per stuzzicare l'orgoglio della tifoseria momentaneamente assente. Giusto o sbagliato, è sintomo di voler provare in tutti i modi, per quanto possibile, a ritrovare la strada giusta. Dopo la gara di ieri rimangono solamente un'immagine contrastante ed una considerazione amara. La prima riguarda la dicotomia fra gli applausi di ieri di quel che è rimasto del Massimino e le critiche aspre ai tempi del 'Bingo'; quanta acqua sembra essere passata, ma in realtà Lucarelli è sempre Lucarelli e i tifosi sono sempre più o meno gli stessi. La seconda, invece, riguarda la scelta da parte della società di dare il benservito al tecnico toscano. Facile, col senno di poi giudicare negativamente quella decisione, ma effettivamente smantellare quella squadra, a partire dall'allenatore è stato probabilmente un gravissimo errore. Lucarelli sta facendo il suo, fra mille difficoltà e incertezze; la squadra sembra essere con lui, peccato che tutto ciò comunque potrebbe non bastare per vivere una seconda parte di stagione diversa dal girone di andata.