Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Futuro Catania: tra asta e P/A indispensabile

Ci siamo. Da domani comincerà l'ultimo chilometro legato al futuro del calcio a Catania. Lunedì importante per depositare la cauzione pari al 5% rispetto la base d'asta d'acquisto per aggiudicarsi il Calcio Catania 1946. Tacopina sì o Tacopina no? Interrogativo che ancora galleggia, incontri importanti a Roma che continuano, ma risposte precise poche. Proprio perché Mr. Tacopina pare stia testando anche una strada più fruttuosa e meno romantica chiamata Genoa. In casa Sigi tutto secondo i piani o forse: ieri visita a Torre del Grifo con Pellegrino e Ferraù accompagnati dall'amministratore unico del Catania Astorina. Rafforzata la volontà di esserci e tutto pronto per presentare il 5% in denaro e busta chiusa con offerta. Attenzione però allo scoglio nascosto più o meno dalle onde della tempesta chiamato P/A meglio conosciuto come indice di patrimonializzazione, ma che crediamo sia impossibile non conoscere per Sigi o Tacopina o chi si presenterà dato il loro aver spulciato tutte le carte del tortuoso mondo debiti del Catania. Dato fondamentale per le nuove norme federali e dato che deve rientrare nei parametri minimi dello 0,10, come affermato ai nostri microfoni anche dall'amministratore unico Gianluca Astorina: "conditio sine qua non" per dare segnale di robustezza di stagione e valore fondamentale in sede di iscrizione al campionato. Pena, nel peggiore dei casi, l'esclusione. Indice di patrimonializzazione che la proprietà attuale sembra non essere riuscita a rispettare (al 10 luglio bisognava, infatti, presentare un prospetto contenente l’indicatore di Patrimonializzazione (P/A), l’indicatore di Liquidità al 31 marzo 2020 e l’indicatore di Indebitamento e l’indicatore di Costo del Lavoro Allargato), oltre al nodo degli stipendi non pagati. Per chiarire il tutto, chi oggi compra il Catania oltre all'esborso d'acquisto, al budget legato alla costruzione della squadra e all'aggressione dei pri debiti con fornitori, credito sportivo ed erario, dovrà riportare il valore alla soglia prevista dalla FIGC. Sorprese all'orizzonte? Si spera di no e tutta la città di fede rossazzurra spera invece di trovare una nuova proprietà solida e attenta ad ogni rischio. Sarebbe lesa maestà ed errore imperdonabile far cadere il futuro del calcio etneo non avendo calcolato tutto e soprattutto una delle condizioni necessarie e primarie come il P/A. indispensabile per la garanzia della categoria.