Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Trasferte amare, nono posto e attacco sterile. Il 2019 del Catania doveva iniziare meglio

Alla base della decisione della società di interrompere il rapporto con Andrea Sottil rientra, anche se non in maniera esclusiva, un pessimo avvio di 2019, iniziato male con la sconfitta inaspettata a Siracusa e terminato – per Sottil – peggio con la debacle anonima di Viterbo. Numeri alla mano, l'avvento dell'anno nuovo sembra aver tolto al Catania quelle poche, pochissime certezze che avevano invece contraddistinto il 2018 degli etnei che si trovavano al secondo posto, seppur a parecchia distanza dalla Juve Stabia. Il filotto di tre vittorie consecutive di fine dicembre sembrava aver determinato una svolta nelle prestazioni di Biagianti e compagni, ma il primo appuntamento dell'anno nuovo in terra aretusea ha fatto inesorabilmente crollare quel fragile castello che l'ormai ex tecnico sembrava aver costruito. Rete subìta dopo trenta secondi, raddoppio su dormita dell'intera difesa e tre punti volati via. “Solo un passo falso, seppur grave”; questo era il pensiero comune post Siracusa, accompagnato dalla convinzione che si potesse ripartire immediatamente. Il 3-0 a tavolino col Matera e, quattro giorni dopo, la vittoria di misura col Rende (tra i fischi) rappresentavano un inizio incoraggiante per ripartire con serenità per l'ultima parte della stagione; nulla di più sbagliato. Dal Rende in poi, Casertana a parte, il Catania è riuscito a vincere soltanto con la Paganese al Massimino nelle restanti tre partite – quattro, se si conta anche la sconfitta interna col Catanzaro in Coppa – e, soprattutto, si è ritrovato a dover far fronte alla scarsa vena realizzativa dei propri attaccanti. In una speciale classifica riferita al nuovo anno, dopo solo otto gare, i rossazzurri sarebbero addirittura al nono posto della classifica, con 13 punti ottenuti grazie a quattro vittorie, un pareggio e ben tre sconfitte. Il dato che preoccupa maggiormente però è quello che fa riferimento ai gol segnati: sette reti all'attivo e sei al passivo in totale, addirittura un solo gol messo a segno fuori casa (quello inutile a Siracusa) e zero vittorie, con sole tre partite senza subire reti su otto. Insomma, numeri che fotografano le attuali difficoltà della squadra rossazzurra e che spiegano, senza necessità di aggiungere altro, i motivi che hanno portato la dirigenza ad interrompere il rapporto con il proprio tecnico, nella speranza che il sostituto possa dare quella scossa necessaria a disputare i play off da protagonisti. .