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Raffaele VS Paci: ancora un 4-2-3-1 sulla strada rossazzurra. Attenzione agli adattamenti...

Dopo le tante critiche ricevute dopo il pari nel derby, domenica mister Raffaele ed il suo Catania avranno l'occasione di rifarsi ma sulla loro strada ci sarà un avversario di assoluto livello ed in ottimo stato psico-fisico: il Teramo di Massimo Paci, terzo in classifica con ben 17 punti all'attivo. Una sfida stuzzicante, non solo sul campo ma anche fra le due panchine visto che il confronto di domenica sarà il primo 'faccia a faccia' fra i due tecnici con Paci che dopo la gavetta nelle serie minori impreziosita dalle due vittorie nel campionato di Eccellenza con la Civitanovese e con il Montegiorgio, quest'anno ha debuttato col botto fra i professionisti collezionando una serie di 7 risultati utili consecutivi arginata però dalla sconfitta nell'ultimo turno contro il Catanzaro. Tatticamente Raffaele dovrà fare i conti nuovamente con il 4-2-3-1, modulo che per adesso ha creato non pochi grattacapi al tecnico siciliano visto che nelle uniche due circostanze in cui lo ha dovuto affrontare (Ternana e Palermo) la sua squadra non ha messo in mostra nè gioco nè densità offensiva, venendo schiacciata dall'intraprendenza della trequarti avversaria. Proprio domenica, del resto, Raffaele si troverà in una situazione similare rispetto alla gara disputata con la Ternana, orfano molto probabilmente di Tonucci, e con Zanchi rientrante dopo l'infortunio. In quella circostanza utilizzò la difesa a quattro ma soffrì le scorribande di Partipilo e Torromino, cosa che in effetti è avvenuta anche lunedì scorso col 3-5-2 contro Kanoutè e Rauti, e che potrebbe essere il rischio principale anche con la Ternana vista la tecnica e l'esperienza di Costa Ferreira e la gamba di Ilari. Attenzione dunque alle varie chiavi di lettura possibili nel corso del match. Se il Catania dovesse scendere in campo con la difesa a tre, fondamentale sarebbe la capacità, non vista a Palermo, dei due 'braccetti' (Silvestri e chi sostituirà Tonucci) di portare palla e mostrare più personalità in impostazione per evitare l'abbassarsi di Maldonado e far alzare i quinti sfruttando la superiorità numerica rispetto all'unica punta avversaria, se invece dovesse essere preferita la linea a quattro, spazio al 4-3-3, con una mediana folta e dinamica ed il tridente offensivo, magari con la freschezza di Piovanello a destra pronto ad accentrarsi e lasciare campo a Calapai. In casa Teramo però Paci di certo non starà fermo poichè la sua squadra può facilmente adattare il 4-2-3-1 al 4-3-3 sfruttando la duttilità di Costa Ferreira e di Mungo che possono tranquillamente abbassarsi in mediana e garantire uno schieramento a specchio. Insomma tanti punti interrogativi per i rossazzurri, meno per i padroni di casa che però dovranno fare i conti con le scorie causate dallo sforzo infrasettimanale e dalla prima sconfitta stagionale.