Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Renato Maisani (Goal.com) a Catanista: "Tacopina è sicuro di far parte del Catania. Si discute della percentuale"

Intervenuto nel corso della puntata odierna di Catanista il Talk, il collega di Goal.com e DAZN, Renato Maisani, ha raccontato i retroscena dell'intervista da lui realizzata a Joe Tacopina. LE ULTIME - "L'ultimo viaggio è stato un po' il viaggio definitivo di Joe Tacopina: lui è tornato negli Stati Uniti con la convinzione di entrare nel Calcio Catania. E' uno che non fa molti giri di parole ed è stato molto chiaro nel dire che farà parte del Catania. Neanche lui sa se lo sarà al 100%, se lo sarà al 70% o se lo sarà al 51%, perché è questa la terza offerta, non lo sa, però ne farà parte. Su questo ha ricevuto delle rassicurazioni da parte degli esponenti della SIGI, quindi diciamo che la discussione in ballo è sulla percentuale, non nel merito dell'entrare o no, tant'è che lui sta già ragionando da azionista di maggioranza del Catania. Rispetto alle precedenti esperienze lui si sente diverso: a Bologna non ha avuto la libertà di azione, a Venezia non ha avuto il seguito, e a Catania crede di poter avere tutte e due le cose, che per lui sono le componenti principali. Quindi è molto carico: nel sentirlo parlare ha un entusiasmo e una voglia di fare che fa capire che ha voglia di divertirsi con questo Catania e ha detto che è pronto a trasferirsi a vivere in Sicilia, e sappiamo che quando ci sono proprietà straniere il problema è spesso la distanza, ma lui non ha la minima intenzione di allontanarsi. Già il fatto che abbia visto tutte le partite del Catania fin qui mi sembra abbastanza indicativo." DISCORSO TECNICO - "Lui è molto contento del lavoro svolto dalla SIGI, anzi: ci tiene a dire che non è una situazione che sta andando male e che lo porta ad intervenire. Lui applaude le scelte della SIGI e di Raffaele, gli piace la squadra. Chiaramente, senza tanti giri di parole, le risorse economiche a disposizione della SIGI non erano tali da poter fare chissà quali investimenti e nonostante questo si è lavorato molto bene. Ha detto che ha conosciuto Pellegrino e Guerini, ha parlato con loro e gli sono piaciuti: non farà piazza pulita se dovesse acquistare il 100%. Sa che a Catania ci sono tante eccellenze: mi ha fatto dei nomi di dirigenti non soltanto in prima linea come può essere Pellegrino, ma anche tanti dipendenti che lavorano lì dicendomi "che motivo ho di modificare questo assetto?". Credo che sul discorso Pellegrino e Guerini ci sia solo da discutere dei ruoli, perché lui vuole un ds." A LUGLIO RASSICURAZIONI DALLA SIGI - "Quando non è riuscito per ragioni tecniche a partecipare al bando, per evitare di sbagliare l'offerta, la SIGI lo ha rassicurato, gli ha detto "non si preoccupi Tacopina, qui non fallisce niente perché il Catania lo prendiamo". Lui era già in contatto con la SIGI ben prima del bando, quindi comunque lui sapeva che la matricola non sarebbe andata a morire senza la sua offerta. E questo è stato un lavoro di grande affetto e altruismo verso la matricola e verso il Calcio Catania da parte della SIGI. Il Catania è salvo, la SIGI rimane nella storia e comunque l'offerta di Tacopina in milioni di euro è alta: quindi conviene a tutti questo tipo di operazione. E lui si è preso il tempo per programmare e per esserci: oggettivamente anche per i migliori avvocati i bandi sono complicati, quindi si rischiava di fare una frittata. Ma lui non ha mai mollato il Catania." TORRE DEL GRIFO E STADIO - "I passaggi chiave deella visione che ha Tacopina sono legati al calcio, ma non solo: sa che per fare bene una società di calcio ha bisogno di generare introiti, perché i soldi a fondo perduto soprattutto con le nuove regole lasciano il tempo che trovano. Il Catania ha una struttura come Torre del Grifo che genera già introiti, ma che secondo lui potrebbe generarne molti di più, e vuole affidarsi a una figura come Sean Largotta che lui definisce "il mio partner in affari", una persona di cui si fida e che ha di fatto sempre fatto benissimo nel mondo della ristorazione e negli affari, così da rendere Torre del Grifo una risorsa importante dal punto di vista economico, investendo anche come settore giovanile, non come contentino. E lì va ad incastonarsi il discorso legato allo stadio: mi ha fatto intendere che non è una priorità, ma sarà comunque una sua mission, perché il Massimino a lui piace, ma non è gestito dal Calcio Catania. Non mi ha detto "compro il Massimino", ma se questo stadio fosse stato di proprietà del Catania non avrebbe avuto motivo di costruirne uno nuovo." SENSAZIONI - "Sono convinto che entrerà, secondo me con il 100%, ma sono mie sensazioni: poi dipenderà dalla SIGI."