Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Lucatelli Ter: non solo allenatore, ma ampi poteri

Ci chiedevamo quali sarebbero state le novità del ‘Lucarelli ter’ rispetto alle due esperienze precedenti e la risposta è arrivata direttamente dalla dirigenza. Non un semplice tecnico ma un Manager a tuttotondo, il che vuol dire in primis che con ogni probabilità non arriverà un Direttore Sportivo e soprattutto che il tecnico avrà ampi poteri. Certo la convivenza con Grella e la convergenza di opinioni saranno un nodo da analizzare, aspetto sottolineato dallo stesso Vice Presidente, ma c'è una grande novità rispetto all'estate quando proprio la volontà di non cedere carta bianca o grigia all'eventuale tecnico aveva causato l'impossibilità di accontentare alcune “esigenze”.

Il Catania cambia modus operandi dunque, ma era una scelta abbastanza inevitabile visto che tutto ciò che è stato deciso in estate non ha funzionato. Nuova veste e ruolo del tecnico, ma anche nuova mentalità. La ricerca del gioco, del progetto tecnico finalizzato al divertimento e all'offensività estrema, dell'identità anche tattica basata sul 4-3-3 hanno lasciato per adesso il passo al pragmatismo, all'essere un “sarto” e alla ricerca del risultato a costo di tornare ad essere “sporchi, brutti e cattivi”, come disse proprio Lucarelli qualche anno fa. 

Tutto ciò che è successo negli scorsi mesi ha prodotto confusione, questo è palese, ma il cambio di rotta potrebbe anche essere solo momentaneo dovuto alle difficoltà del momento. A questo punto l'idea è che la dirigenza reputi Lucarelli sia capace di pragmatismo, ma anche di spettacolarità, aspetti che possono convivere, ma perchè ciò avvenga è necessario un processo di crescita, apprendimento e maturità non indifferente. Le ultime stagioni hanno permesso al tecnico di compiere un salto non indifferente, vedremo se basterà per raggiungere gli obiettivi della dirigenza che rimangono ambiziosi, anzi forse ancor di più rispetto all'estate dovendo recuperare il tempo perso.