Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Nuova linfa sugli esterni per ingranare la sesta

Il Catania cerca i suoi esterni in zona gol

Per spiccare il volo, in maniera convincente e decisa, servono ali forti e ben riposate, e adesso il Catania avrà bisogno proprio di loro. Dopo la sosta forzata a causa del maltempo, il club rossazzurro si prepara per riprendere le ostilità puntando fortemente sui propri esterni offensivi che fino ad oggi si sono accesi solamente ad intermittenza. Se da un lato è vero che la fase offensiva ha fatto registrare un netto miglioramento, è anche vero che molto è passato dai piedi e dalla voracità di Moro che ha trasformato in oro qualunque cosa sia passata dalle sue parti. Per crescere ulteriormente, però, servono quelli che sulla carta a fine mercato dovevano essere le ciliegine sulla torta del Direttore Pellegrino: gli esterni tecnici, fantasiosi, d'esperienza e presenti in zona gol.

Ad oggi l'unico ad aver risposto realmente presente è Simone Russini, autore di 3 reti e protagonista di prestazioni quasi sempre molto convincenti, non solo in chiave offensiva ma anche di non possesso. Partito da falso nueve, l'ex Cesena ha dimostrato tecnica, velocità ed anche un bel piede da sfruttare per i piazzati (2 i gol su punizione), ma il Catania ha bisogno anche di altri interpreti all'altezza. Chi ha fatto intravedere qualcosa di davvero importante è Tommaso Ceccarelli, fornitore di 3 assist, che nelle prime partite è sembrato un giocatore di altra categoria, ma dopo l'infortunio di fine settembre non è ancora tornato agli stessi livelli. Nessuna rete per l'ex Feralpisalò, come Andrea Russotto, irriconoscibile rispetto al folletto dello scorso anno anche a causa di un ritiro condizionato da problemi fisici. Quando si parla di condizioni fisiche precarie il primato, purtroppo, va però ad Antonio Piccolo che quest'anno ha disputato appena 244 minuti risultando più una meteora che un fattore determinante.

Al Catania servono i gol degli esterni, al Catania serve la fantasia e la capacità nell'uno contro delle sue ali che per adesso viaggiano con una media del 6, ma potrebbero certamente fare molto meglio. Infine c'è Biondi che proprio esterno non è, ma neanche mezzala. Fino ad oggi è stato utilizzato maggiormente da attaccante (5 volte su 9), quasi sempre dalla panchina, ed ha trovato la via della rete su calcio piazzato contro la Turris, ma per lui vale un discorso più complesso in cui ogni ragionamento va a toccare le corde del suo animo e della sua caparbietà nel rialzarsi dopo mesi complicati. Ah infine c'è Greco che essendo jolly ha anche giocato da esterno, trovando il primo gol da professionista contro il Monterosi, ma sembra più una soluzione estemporanea che altro. Sicuramente bisogna concentrarsi positivamente su un concetto: se il Catania è il terzo miglior attacco nonostante gli esterni non stiano rendendo per il loro valore, chissà cosa potrà succedere se cresceranno. Il tutto, comunque, in attesa degli stipendi.