Il pareggio di ieri tra Catania e Paganese ha lasciato tanti punti interrogativi dettati dalla particolarità di un avvio di stagione purtroppo eccezionale, ma tra le tante incertezze c'è stato un punto fermo in mezzo al campo che merita di essere enfatizzato
: Jacopo Dall'Oglio. Dopo tante critiche, dopo tante prestazioni opache, l'ex centrocampista del Brescia è tornato in campo con una convinzione ed una determinazione che raramente erano state intraviste nel suo primo anno in rossazzurro e che inevitabilmente lo hanno fatto emergere nella sufficienza generale. Una risposta importante, soprattutto visto che Dall'Oglio non giocava una gara ufficiale dal lontano 19 gennaio, ben 15 gare saltate, e dunque un suo ritorno in pompa magna può trasformarsi in un 'acquisto' inatteso in chiave mercato.
Su un campo di terra più che di erba, il numero 23 ha garantito corsa e voglia di contribuire al lavoro nelle due fasi. Nel primo tempo è stato costante l'interscambio con Biondi, con quest'ultimo pronto ad accentrarsi e Dall'Oglio a prendere ampiezza sull'esterno, un'idea atta a sfruttare l'abilità al limite dell'area del prodotto del vivaio etneo, ma che non ha dato i frutti sperati. Nella ripresa, con il centrocampo a due, anche meglio. Polmoni, gamba e personalità, quella stessa personalità evidenziata nell'esecuzione di tutti i calci piazzati, uno dei quali ha impegnato e non poco l'estremo difensore avversario.
Elogi, applausi e complimenti doverosi, ma adesso l'asticella si alza perchè arriva il momento più difficile e cioè quello della conferma. Anche l'anno scorso Dall'Oglio non partì male, poi però si perse nei meandri di una stagione complessa tra infortuni e problemi vari. Quest'anno la voglia sembra essere quella giusta e la decisione di volersi ridurre l'ingaggio pur di rimanere denota l'umiltà del ragazzo e la fame di rivincita, non resta che a lui mantenere la stessa rotta vista ieri, con continuità e con la consapevolezza di dover essere uno dei punti di riferimento in quest'annata così piena di interrogativi.
