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Castellini: incursioni costanti e maggiori opzioni offensive. I numeri del match

Scritto da Stefano Auteri  | 
Alessio Castellini

La partita con il Foggia aveva suscitato alcuni dubbi intorno alla possibilità che Castellini potesse essere il vero terzino  di spinta di cui aveva bisogno il gioco di Tabbiani e la libertà di Chiricò, ma a Caserta la prestazione del 27 ha fugato ogni momentaneo dubbio. Già solamente la percezione di ciò che si è visto in campo ha fatto capire che un Castellini educato all'idea di Tabbiani e in fiducia può adattarsi bene, o comunque in un modo convincente al 4-3-3 voluto dal tecnico ligure, ma sono i numeri a confermare e supportare ancora di più questa sensazione.

 

 

L'ex Brescia è rimasto in campo fino al 45' e in una sola frazione ha giocato 17 palloni, ma è soprattutto il dato relativo alle incursioni offensive a destare un'impressione positiva. Castellini si è spinto per 14 volte con e senza palla negli ultimi 25 metri, rappresentando un'opzione costante per Chiricò e arrivando per 4 volte al cross. Movimenti fondamentali che hanno permesso al Catania di spingere bene a destra (le incursioni di Mazzotta nel primo tempo sono state 10) e di avere più soluzioni offensive, costringendo la Casertana ad allargarsi e liberare Chiricò. Impressa nella mente c'è poi una discesa palla al piede per vie centrali che ha portato il numero 27 prima a servire Di Carmine in mezzo all'area e poi a provare la conclusione, alla fine rimpallata. Insomma se non ci fossero stati Chiricò e Di Carmine, Castellini sarebbe stato un serio candidato per la palma di migliore in campo, ma chissà, magari, non mancheranno altre occasioni. Di certo adesso servirà costanza di rendimento per il giovane difensore, soprattutto contro squadre più attente difensivamente e in partite più complicate. Per adesso è giusto godersi una prestazione ottimale, nella speranza che il problema fisico rimediato ad inizio ripresa sia facilmente smaltibile.