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Giovinco-Russotto: fantasia al potere. Ecco l'ossatura del Catania

Scritto da Stefano Auteri  | 

Archiviata la giornata di presentazioni ufficiali e la prima sgambata in quel di Ragalna, è il momento di analizzare la forma che sta piano piano prendendo il Catania di Ferraro. Ad oggi sono circa quindici i giocatori a disposizione del tecnico campano, con una predominanza di centrocampisti, vista la batteria composta da Lodi, Rizzo, Palermo, Frisenna ed Alessandro Russotto. Due giovani classe 2002 e giocatori esperti, ma attenzione sempre alla pista Rosaia (anche se si è raffreddata e il giocatore ha mercato) e a un elemento che possa garantire un po' di qualità offensiva con gli inserimenti.

Di certo la qualità c'è già, eccome, in avanti dove a Ragalna si sono visti Russotto e Giovinco. Due lussi teoricamente per la categoria che possono agire sia da trequartisti o seconde punte nel 4-3-1-2 che da attaccanti esterni in un 4-3-3. Tecnica e fantasia al potere, dunque, anche se l'attacco rimane il reparto più sguarnito. Oltre ai due citati, serviranno almeno altri due esterni o giocatori comunque capaci di creare la superiorità numerica, e soprattutto il punto di riferimento in avanti.De Luca e Litteri sono alcuni dei nomi sondati, Maniero rimane attardato, ma ci sono almeno altri due profili su cui la dirigenza sta riflettendo. Per adesso in ritiro c'è sicuramente Michele Forchignone, classe 2003 cresciuto tra le fila del Sassuolo.

Nel pacchetto arretrato, infine, spiccano i nomi di Rapisarda, giocatore di affidamento e reduce da un'ottima annata alla Triestina e Ferrara, ma attenzione alla forza fisica e alla personalità di Pino e alla freschezza sulla corsia destra del 2001 Panebianco. Fra i pali un altro giovane, il classe 2003 Klavs Bethers, lo scorso anno compagno di Frisenna al Città di Sant'Agata.

Insomma questa, per adesso, è l'ossatura della squadra che vede già un perno centrale composto da Ferrara-Lodi-Giovinco/Russotto a cui va aggiunto il centravanti. Non male sicuramente come nomi e idee, anche se la differenza la farà il campo ed il corretto atteggiamento  richiesto da mister Ferraro