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Editoriale: "col centrocampo si vincono le partite"

Scritto da Stefano Auteri  | 

Nel mondo del calcio c'è un vecchio detto che chiunque abbia avuto anche una minima familiarità con il pallone conosce: “le partite si vincono a centrocampo”; ecco questo motivetto oggi, per diverse cause, fa perfettamente al caso del Catania. Sono diversi i fattori, infatti, che portano a questa riflessione, il primo e più banale è ovviamente rivolto agli autori dei due gol che hanno portato al successo sul Trapani, perché se gli avanti non segnano (appena 3 reti nelle ultime 9 partite) ci devono pensare Palermo e Rizzo, che con tre gol a testa sono al secondo posto della classifica marcatori, insieme a Vitale e Sarao, alle spalle di del brasiliano.

Se l'attacco è sterile, il centrocampo invece è prolifico, ma il secondo motivo per cui l'accento va posto sulla zona mediana è che il cuore della squadra da sempre fa la differenza. Certo, forse, più si scende negli inferi del calcio e maggiormente vale il concetto per cui per vincere i campionati sia bastevole una difesa forte e un centravanti da 20 gol, alla fine in mediana basta correre; in realtà però questo girone d'andata ha dimostrato che questo assunto permette sì di avere un vantaggio enorme sulle altre, ma non di vivere con serenità tutte le partite. Con il Trapani la verve di Palermo ha fatto la differenza e la possibilità di far giocare tre over in mezzo al campo, forse, poteva essere valutata anche con qualche gara di anticipo visto il rendimento di Vitale nell'ultimo periodo.

Insomma la mediana va valutata perchè in effetti hanno giocato quasi sempre i soliti quattro, qualche sporadica apparizione per Bani, e poi il nulla. Russotto, Buffa, Di Grazia, e comunque lo stesso Bani, sono stati impalpabili e hanno conosciuto più la tribuna che la panchina, dove forse qualche elemento in più da poter sfruttare a gara in corso farebbe comodo. Detto ciò, non resta che elogiare la risposta data dopo la prima sconfitta, e un girone d'andata che ha registrato una media di 2,6 punti a partita, che ha creato il solco con le inseguitrici, e poco importa se il Catania non è più il miglior attacco del campionato. Tutto quello che abbiamo visto fino ad oggi basta per brindare alle Feste, mangiare uno o anche due panettoni, e pensare al girone di ritorno. Bastevole, però, non vuol dire perfetto e dunque quell'8 che il mister ha assegnato a questo girone deve cercare di trasformarsi in 10 perchè bisogna tendere alla perfezione, probabilmente senza raggiungerla, ma accontentarsi non è un principio che può fare bene a questa squadra, così come a nessun altra. Ad maiora Catania e tanti auguri di serenità, ritrovata e da preservare per il futuro.