Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Novellino: "Possiamo ancora dire la nostra. La lezione di Reggio è servita"

Intervenuto in conferenza stampa a Torre del Grifo, mister Walter Novellino ha presentato la gara di domani tra Catania e Viterbese. UN PASSO INDIETRO - "Quando si perde una partita così anche io non sono contento, ma tutti noi non siamo contenti perché l'atteggiamento non è stato di quelli giusti, ma è chiaro che un allenatore ha il dovere di pretendere di più, perché ho una squadra che lo può fare e certi atteggiamenti non sono belli da vedere. La squadra era anche nervosa, comprensibile: si perde una partita, si doveva perdere in un'altra maniera, ma sono convinto che servirà per ripartire molto attenti a fare quello che l'allenatore chiede. Quando si affrontano così ci vuole una certa serenità: loro ci hanno aggredito, potevamo concedere quei venti minuti, ma dopo i venti minuti abbiamo aperto molto le linee del campo e non dovevamo farlo. E' una lezione che è servita, in particolare a me." COME STA IL CATANIA? - "Con un pubblico così, che è il titolare in campo, sono in difficoltà, perché vorrei insieme ai ragazzi far dimenticare più in fretta possibile la prestazione di Reggio. Però sono convinto di aver lavorato bene, con dedizione e con volontà, tanto che gli infortunati sono tutti ok escluso Biagianti. Llama e Sarno stanno migliorando, e piano piano dobbiamo inserirli, ma sono giocatori sui quali punto: lo dico sempre, noi abbiamo una rosa molto importante e l'allenatore ha il dovere di vedere tutti e di scegliere anche dei giocatori che sono stati fuori e che possono essere utili al raggiungimento del traguardo. Brodic? Molto bene, ha provato insieme a Di Piazza, e potrebbe partire domani dal primo, ma anche se non partirà dal primo ci può stare perché abbiamo cinque cambi: domani ci vorrà molto palleggio, perché la Viterbese è una squadra che non concede molto. L'ho vista giocare ultimamente. I ragazzi? Tutti sono pronti: credo sempre se ci sono ventidue giocatori, la loro qualità deve andare a servizio degli altri." QUESTIONE DI ATTEGGIAMENTO - "Non è il modulo che bisogna cambiare: è l'atteggiamento che bisogna cambiare. Possiamo giocare con tutti i moduli possibili, ma ci deve essere un atteggiamento propositivo, determinato, per affrontare le partite. Sono ragazzi che stanno imparando la lezione, ma penso che sia finita qui perché partite così non sono dignitose per noi. Bisogna saperle giocare queste ultime partite: possiamo ancora dire la nostra. Bisogna essere consapevoli della nostra forza, quando si indossa questa maglia, questa maglia deve diventare bella leggera. Bisogna saperla indossare."