Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Novellino: "Quarto posto una sconfitta, ma ho fiducia nella mia fuoriserie"

In conferenza pre-gara contro il Rieti, l'ultima della regular season, mister Novellino ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: "Per prima cosa vorrei fare un esprimere un pensiero al Grande Toro, visto che sono stato un ragazzo del Toro e anche l'allenatore. Sono vicino alle famiglie in questo momento importante. Per quello che abbiamo fatto domenica, per 70 minuti, ci sentivamo terzi. Ma terzi o quarti alla fine è uguale, ciò che conta è lo spirito e la cattiveria che avremo. La partita di domani serve a noi e alla nostra gente per far sentire che ci siamo. Sulla formazione dico che non c'è Catania A o B, C'è solo il Catania, andrà in campo la formazione che giudicherò migliore. Abbiamo una condizione fisica buona, i giovani come avete visto sono importanti, ma abbiamo giocatori che sanno bene cosa sono i play-off. E' una competizione paragonabile alla Champions League, per le sue modalità, possiamo fare bene grazie alle nostre qualità e alla nostra esperienza. Brodic? C'è la possibilità che giochi: uno tra lui e Khalifa dovrebbe partire dall'inizio. I ragazzi? rientreranno stasera e sono arruolabili, però non da subito. Credo molto in loro, specialmente in Pecorino. Con la Cavese abbiamo fatto per tanti minuti quello che avevamo preparato, poi siamo andati in difficoltà da sinistra, ad un certo punto ho messo Carriero per coprire ma non ho fatto in tempo. Dovevo decidere se togliere Ciccio o Marco, alla fine ho scelto Lodi perché Biagianti ha più esperienza a livello tattico. Abbiamo preso gol su situazioni di palle inattive, dobbiamo migliorare in questo, e tra l'altro noi avevamo sbagliato anche il terzo gol. Volevamo tutti il terzo posto, non averlo raggiunto è una sconfitta, anche perché pareggiare quando si conduceva 0-2 non ci sta per niente. Dobbiamo anche dire che questo è un campionato un po' falsato, senza piangere. Mi riferisco anche alla Viterbese che va a Catanzaro con la Berretti, noi ci siamo sempre comportati da signori. Non mi attacco a questo perché abbiamo le nostre colpe. Come si vincono i play-off? Con l'esperienza, ma anche con la corsa e la qualità, e noi di giocatori che corrono e di qualità ne abbiamo tanti. Noi siamo abituati, perché il mondo è fatto da esami e difficoltà che vanno superate; Abbiamo recuperato giocatori importanti e di qualità come Llama, lo stesso Sarno e Baraye, che rientrerà la settimana prossima. Io credo nel Catania e nel lavoro che stiamo facendo, anche se manca sempre qualcosa. Sono convinto che tutti sappiamo cosa fare e cosa dobbiamo dare alla gente. L'esame è importantissimo, dobbiamo portare la squadra più in alto possibile. Torno a fare l'esempio della macchina: credo molto nella mia "fuoriserie", che stiamo cercando di guidare al meglio nonostante le difficoltà, possiamo ancora cambiare tutto perché c'è la voglia di farlo. Gli avversari? Sono allenati da Capuano, un allenatore a cui faccio i complimenti per l'ottimo campionato, secondo me meriterebbe di più. E' una squadra che si sa chiudere e ripartire, sa stare bene in campo".