Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Avversario: Viterbese con un'identità precisa, ma le assenze...

Sul cammino del Catania una squadra che, ancor più del Potenza, lo scorso anno ha rappresentato lo spauracchio principale con due successi tra andata (si fa per dire) e ritorno. La Viterbese domenica tornerà al Massimino dove lo scorso anno di impose con il punteggio di 0-1, anche se da quella partita molto è cambiato per i gialloblu. Una Coppa Italia in bacheca, il breve regno di Pino Rigoli e ben 13 nuovi arrivi dal mercato. In panchina è Giovanni Lopez a reggere il timone della squadra con il suo 3-5-2 sfoggiato nelle prime uscite e già marchio di fabbrica negli anni precedenti tra Vicenza e Lucchese. Una ricerca di identità tattica e di identità caratteriale per una Viterbese che vuole basare il suo percorso su uno spirito combattivo e aggressivo. Ad oggi sono 6 i punti conquistati con 2 vittorie (altisonante il 3-1 di Bari) ed una sconfitta inaspettata domenica scorsa contro il Piceno; 6 i gol all'attivo con un uomo su tutti che si è messo in luce in fase realizzariva:adou Tounkara. Attenzione dunque al reparto offensivo della squadra di Lopez che però potrebbe dover fare a meno proprio del suo attaccante principe, così come è a rischio la presenza di Volpe e Palermo. Assenze pesanti che fanno riflettere il tecnico, ma ad oggi non è previsto alcun cambio di modulo, piuttosto un atteggiamento prudente con la possibilità di provare a lasciar giocare il Catania per poi colpire in ripartenza, un po' come visto nelle ultime due uscite dei rossazzurri.