Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Pelligra: ambizione e piedi per terra convivono in vista del futuro

Scritto da Stefano Auteri  | 

In un anno di gestione Pelligra, Catania ha vissuto grandi emozioni, a partire dalla possibilità offerta appunto dall’imprenditore australiano di poter continuare a vivere il calcio, fino alla promozione esaltante per numeri e strapotere. In mezzo, però, c’è tanto, tanto altro che riguarda i piani futuri, la progettualità e la forza economica. La frase sul potenziale esborso di 100 milioni ha impressionato la piazza, così come la volontà di creare uno stadio da 40 mila posti o la volontà di donare nuovo lustro sotto il profilo urbanistico ad una città in difficoltà, ma i desideri vanno di pari passo con il piano pluriennale impostato sul Catania.

Il concetto di sostenibilità è alla base del futuro del Catania perchè, com'è giusto che sia, il club deve sopravvivere anche senza eventuali ricapitalizzazioni che, invece, potranno essere utilizzate ad hoc per alzare eventualmente l'accento di un'annata. La base deve essere orientata all'organizzazione e alla progettualità, poi eventuali “aggiunte” saranno ben gradite, ma è assolutamente giusto che si pensi non tanto ai soldi in sè, quanto alle idee che rendano ottimale l'investimento. Ciò che è importante è che l'entusiasmo di Pelligra continui a crescere perchè l'abbinamento idee-disponibilità economica può portare a grandissimi risultati. In quest'ottica ha ruolo fondamentale Vincenzo Grella, colui che orienta gli investimenti e paradossalmente a volte si sarà ritrovato a dover frenare magari la voglia di spendere del suo Presidente per trovare il modo più corretto di spendere, dopo attente valutazioni.

Piedi per terra e razionalità di base, con l'aggiunta di voglia ed entusiasmo. Il futuro del Catania è questo, grazie ad un Presidente sanguigno e desideroso di fare le cose in grande, ed uno staff in loco molto attento a non disperdere alcuna risorsa. Semplicemente in buone mani, il Catania sembra essere davvero semplicemente in buone mani.