Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Novellino: "i moduli non sono così importanti, lavorerò sulla testa. Serve amor proprio e consapevolezza"

Oggi a Torre del Grifo è stato il giorno di Walter Alfredo Novellino. Ecco le sue prime impressioni da tecnico rossazzurro: (Simone Tomassoli lavora con me da tre anni) "non ho mai avuto nessun dubbio ad accettare Catania. Ho voglia, non mi interessa la categoria. Ho visto che è una squadra un pochino in difficoltà e bisogna far capire che queste dieci partite sono come dieci finali di Coppa Italia. Sono convinto di poter lavorare bene. Tatticamente il mio passato si è basato sul 4-4-2, ma oggi i moduli non sono così importanti. In rosa abbiamo tanti giocatori importanti che mi possono aiutare, però per me adesso è fondamentale lavorare sulla testa" "Questa è una squadra costruita bene, siamo una struttura di Serie A, straordinaria. Vorrei però che i ragazzi pensassero che la C è un campionato diverso. Le difficoltà che possono aver avuto sono dettate da un calo di tensione, e spero mentalmente di poterli cambiare un po'. Sono sempre un sergente di ferro, ma fino ad un certo punto, anche un pizzico psicologo" "Credo che sia necessario dare un po' di fiducia e fare capire che ogni partita è il passaggio di un turno. Secondo me questa squadra era ben preparata sotto il profilo tattico, ma pensò che abbiano più bisogno di essere aiutati mentalmente. Questa è una piazza che vuole vincere, straordinaria la C però è un campionato strano, serve amor proprio, serve grande consapevolezza, serve la giusta cattiveria agonistica"