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Ferraro: ecco perchè è il "padre" di tutti

Scritto da Stefano Auteri  | 

Mister Ferraro è il padre che tutti vorrebbero. Dopo otto gare di campionato, sentendo un po' di considerazioni dei giocatori rossazzurri e tastando il terreno, la sensazione è che, calcisticamente parlando, il pregio maggiormente riconosciuto al tecnico di Vico Equense è quello di capire i ragazzi e comportarsi di conseguenza. Così del resto ce lo avevano presentato, come un bravo psicologo capace di gestire il gruppo con tutte le sue sfaccettature, ed in effetti fino ad oggi il suo modus operandi sta producendo solo sorrisi ed apprezzamento fra i giocatori. Lo ha detto Sarno e lo ha ribadito Rizzo ai nostri microfoni, lo ha sostenuto Russotto in conferenza, praticamente “Papà” Ferraro è il punto di riferimento che serviva questo gruppo e a cui tutti si affidano.

Ma quali sono le doti evidenziate per essere riconosciuto come “padre”? Di certo l'empatia. Ferraro sembra capire e sondare i momenti vissuti dai propri uomini, così come ha dialogato con loro in maniera attenta ad inizio ritiro per capire come poterli mettere perfettamente a proprio agio in campo, perchè da buon padre ha sempre pensato di sacrificare le proprie dottrine tattiche sull'altare delle caratteristiche e preferenze dei propri giocatori. Altra dote fondamentale è la coerenza. Qui il filo è stato molto sottile perchè Ferraro ha costruito una credibilità che gli ha permesso di abbinare due concetti apparentemente contrapposti: quello delle gerarchie, dei punti fermi; e quello dell'essere tutti titolari. Se non avesse avuto credibilità, empatia e capacità di entrare nella testa dei suoi ragazzi, alcuni avrebbero potuto dire: “ma mister parli di mancanza di gerarchie e poi giocano quasi sempre gli stessi?” Ciò non succede perchè Ferraro ha dimostrato sincerità nel pensare e dire che sono tutti dei titolari, ma è anche vero che per vincere servono dei punti di riferimento costanti, che poi comunque potrebbero in parte cambiare.

Padre Ferraro è lì, con la sua figura risoluta dall'alto del suo metro e novanta (o giù di lì) ma anche aperto al dialogo ed estremamente umile. Qualità che per qualcuno potrebbero vivere in antagonismo, ma che il tecnico del Catania abbina con equilibrio certosino. Ah dimenticavamo un'ultima "dote": i risultati ottenuti, perchè probabilmente gran parte di questi discorsi sarebbero venuti meno se, per un motivo o per un altro il Catania avesse perso punti per strada. Questo non è successo per meriti dei giocatori, di Ferraro, ma anche perchè il Catania è estremamente la squadra più forte di tutte. Ferraro dunque è il padre di tutti, e forse, siccome lui lo sa è il primo a ricordare sempre sua figlia.